L’importanza di giocare…

… anche fra le mura domestiche!

uomo-ragno
Ma come piace ai bimbi travestirsi!

Nell’ultimo mio articolo risalente a un bel po’ di tempo fa… (spero non abbiate abbandonato del tutto il blog nel frattempo), si parlava dell’indubbia importanza per i bambini di trovare il tempo per giocare, dopo essere stati costretti a stare per ore fermi dietro i banchi di scuola. In particolare i vantaggi si avrebbero con i giochi di movimento all’aria aperta: tanto che gli esperti suggerivano di permettere ai bambini di “sfogarsi” un’oretta fuori casa prima di rientrare e dover affrontare i compiti a casa (di solito troppi!). Si ragionava però anche sul fatto che non sempre questo fosse possibile e, devo dire che, anche le condizioni atmosferiche di un mese come questo Gennaio in Italia, non predispongano a trascorrere molto tempo fuori.

Ma allora quali possono essere le alternative?

Premesso che oggi è più complicato avere quotidianamente un compagno o più compagni di giochi fra le mura domestiche, sia perchè ci sono molti figli unici, sia perchè gli amici sono spesso impegnati in tante altre attività e i pomeriggi liberi non coincidono, sia perchè le mamme creative e disponibili  a giocare con i pargoli sono un bene raro, o il bambino è capace di divertirsi da solo, oppure bisogna appoggiarsi alla televisione o alla tecnologia. Fra le due alternative molto meglio la seconda, a patto che ci sia una supervisione da parte di un adulto circa i giochi che si scelgono e quanto tempo il bambino trascorre impegnato in tali attività.

I video games non sono tutti uguali… ma come orientarsi? La buona notizia è che negli Stati Uniti ci sono società con specialisti che studiano  quali video giochi e altri media digitali possano essere utili allo sviluppo intellettivo dei minori. Una di queste, che ho già nominato in un  mio precedente articolo, si chiama LearningWorks for Kids  ed è stata  fondata proprio sul principio che i giochi digitali,  se usati responsabilmente, possono essere uno strumento potente per intensificare le performance scolastiche dei bambini e le loro capacità cognitive di pensiero. Questo è vero in special modo per i bambini che gli specialisti chiamano Allievi Alternativi: quelli che hanno maggiori difficoltà nell’apprendimento a causa di problemi che vanno dalle difficoltà più lievi  ai disturbi più gravi con diagnosi come la Dislessia, il Disturbo da Deficit dell’Apprendimento e Iperattività (DDAI) o la Sindrome di Asperger (per saperne di più vedere il riquadro sotto).

Si tratta di una forma dello Spettro Autistico che riguarda bambini con un’intelligenza spesso superiore alla media ma con frequenti difficoltà in ambito scolastico, ad es. in compiti che richiedono capacità organizzative,  di problem solving e nella scrittura a mano, e nei quali non sono totalmente compromesse le capacità verbali e comunicative.

Con un po’ di informazione e astuzia il genitore può quindi proporre al bambino un gioco divertente  ma con ben altri benefici, a seconda dell’area che vuole potenziarenel proprio bambino.

Io inizierei da due abilità di tipo generale: il pensiero flessibile e la capacità di risolvere i problemi in modo creativo.

La quasi totalità dei più popolari video games coinvolge alcuni livelli del pensiero critico, l’adattabilità e la capacità di imparare dai propri errori e queste sono caratteristiche che fanno parte di un modo di pensare flessibile. La presenza del continuo cambiamento, dell’adattabilità e della creatività sono le caratteristiche principali, il “cuore” su cui si basano  giochi che possiamo definire nuovi e stimolanti per i giocatori. Per esempio anche in un video game come Angry Birds, mentre si abbattono le torri, un giovane giocatore ha la necessità di prendere decisioni repentine e adattabili alla situazione contingente. Per quanto riguarda invece la capacità di imparare dai propri errori, i video games sono ideati in modo che, se il giocatore continua a ripetere lo stesso sbaglio non riesce a progredire nel gioco.

Nel prossimo articolo (che non tarderà molto, ve lo prometto) vi farò esempi concreti di quanto queste due importantissime abilità così utili anche in ambito scolastico, vengano incentivate nei più comuni video games…

 

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